L’Evoluzione storica dello scambio: dal baratto alla moneta
Il baratto è stato sin dall’inizio della storia umana la prima forma di scambio tra le persone. Esso, presente oggi in alcune comunità primitive, si basa sullo scambio di merce (o servizio) con merce (o servizio).
Tale operazione di scambio tra due individui può avere luogo se esiste una corrispondenza biunivoca in termini di quantità, qualità e tempo.
Il baratto va a buon fine se ciascuna delle parti coinvolte ritiene che il bene o servizio ceduto sia di qualità e quantità dall’individuo desiderate e sia disponibile nel momento in cui tale bene o servizio viene richiesto.
Da sottolineare che la componente temporale in un’operazione di scambio con prodotti deperibili è fondamentale, immaginiamo di scambiare del latte fresco con un kg di mele, se il baratto non avviene subito può darsi che dopo qualche tempo i beni non siano più utilizzabili!
Nella realtà però tali requisiti non sempre sono presenti in queste situazioni ecco che sorgono i primi limiti di questa modalità di scambio.
Gli individui che barattavano qualcosa tra loro compivano la transazione guardandosi negli occhi e stringendosi la mano, e fin qui diciamo che poteva essere tutto ammissibile, ma altri limiti nascevano quando bisognava scambiare beni indivisibili, come ad esempio i capi di bestiame.
Quindi da un lato c’era il limite della disponibilità temporale per i beni deperibili e dall’altro c’era il problema di barattare beni indivisibili (immaginiamo di dover cedere un quarto di bue in cambio di 10 litri di latte).
Questi limiti spinsero alla ricerca di un mezzo di pagamento che fosse accettato da chiunque ne facesse utilizzo, che fosse facilmente divisibile e che conservasse il suo valore nel tempo.
Tale mezzo fu trovato nei metalli preziosi trasformati in monete.
Prima di arrivare alla moneta vera e propria ci sono stati dei processi di evoluzione, infatti la sua adozione non fu il risultato di un’idea oppure di un’intuizione ma fu il termine di un lunghissimo percorso durato moltissimo tempo e che ha coinvolto numerose popolazioni.
All’inizio, per facilitare gli scambi, gli individui iniziarono ad utilizzare una qualsiasi merce; in questa prima fase le merci utilizzate come moneta erano di diverse entità: dapprima erano animali domestici, successivamente presero l’avvento oggetti di varia natura per poi arrivare a metalli poveri fino alla moneta attuale che viene utilizzata dalla maggior parte dei popoli del globo.
I beni destinati a rappresentare la moneta, in passato, avevano dei requisiti fondamentali affinchè il loro utilizzo fosse riconosciuto da tutti: essi erano facilmente cedibili, non erano deperibili, avevano un valore riconosciuto da tutti,ma soprattutto avevano un’utilità economica nel senso che l’individuo che possedeva quella merce come strumento di scambio poteva metterla da parte e utilizzarla a suo piacimento senza che essa perdesse di valore nel tempo.
Attualmente la maggior parte delle popolazioni terrestri utilizza la moneta convenzionale in questo modo non è più indispensabile la corrispondenza qualitativa e quantitativa tra ciò che si dà e ciò che si vuole; né è indispensabile che entrambi dispongano contemporaneamente di quanto serve all’altro (circostanza assai difficile a verificarsi e resa ancora più rara dalla deperibilità dei beni); è sufficiente che il venditore ritenga di ricevere una merce (la moneta, appunto) spendibile in altri scambi quando sia disponibile il bene desiderato e che consideri conveniente l’operazione conclusa.
Ing. Ivan Di Natale
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