L’esperienza delle cosiddette “monete complementari”
La vita economica degli individui si basa sul soddisfacimento dei propri bisogni, primari e secondari, e sulla ricerca di ciò che occorre per poterli soddisfare. L’individuo può vivere in modo isolato, non avendo rapporti economici con altre persone, oppure può vivere all’interno di una comunità facente parte di una grande società.
Nel primo caso egli va alla ricerca di beni o prodotti che possono soddisfare le proprie necessità, se necessario l’individuo apporterà delle modifiche agli stessi per meglio adattarli alla loro funzione.
Nel secondo caso l’uomo, che vive all’interno di una comunità, oltre che produrre o modellare un bene di cui necessita, potrebbe procurarselo dando qualcosa in cambio.
Tale operazione viene definita come uno scambio, esso viene espletato da due persone, ciascuna delle quali cede all’altra un bene o servizio, ricevendo a sua volta dall’altra persona il bene o il servizio desiderato.
Il meccanismo dello scambio è attuabile se sussiste la condizione per la quale l’individuo che cede qualcosa assegna al bene o servizio ceduto un valore inferiore rispetto a ciò che riceve in cambio.
Nella società in cui vivono le persone tutto ciò che serve per soddisfare i propri bisogni, quindi beni, servizi, sono distribuiti in modo capillare tra tutti e affinchè ogni individuo possa appagare le proprie necessità deve compiere un gran numero di scambi, i quali crescono in modo direttamente proporzionale con le dimensioni della popolazione.
Con questa premessa ho voluto sottolineare l’importanza dello scambio nella vita economica degli individui, anzi senza fare alcuna esagerazione si può affermare che esso ne è il fondamento.
Lo scambio può avvenire con diverse modalità ed attraverso l’utilizzo di diversi mezzi distinguendo così tre diversi tipi di economia:
• L’economia naturale (Baratto)
• L’economia monetaria (Moneta)
• L’economa creditizia. (Finanza)
Parliamo di tre diversi tipi di organizzazione economica nella quale il fine di tutti gli individui è sempre lo stesso ossia soddisfare i propri bisogni e necessità in maniera differente.
I tre tipi di organizzazione economica citate sopra rappresentano in ordine cronologico l’evoluzione della vita economica degli individui, partendo da un’economia naturale basata prettamente sul baratto con i suoi limiti, per poi avviarsi verso un’economia basata su una convenzione chiamata moneta, nella quale tutti riconoscono lo stesso valore fino ad arrivare all’economia creditizia basata sui crediti.
Torniamo un attimo con l’attenzione rivolta all’economia attuale, abbiamo detto che essa è basata su di uno strumento convenzionale chiamato moneta; spesso a questa convenzione ne viene affiancata un'altra chiamata valuta “complementare”.
Le monete complementari affiancano l’utilizzo della cosiddetta moneta ufficiale all’interno di una comunità specifica ossia sono per così dire complementari al denaro ufficiale.
La moneti complementari hanno un forte carattere, nel senso che identificano appieno la comunità di individui che ne fa uso, sono accettate volontariamente e non hanno corso legale.
Quindi la moneta complementare è basata su un sistema di accordo tra gli individui che la utilizzano facenti parte di una comunità o di una rete e viene utilizzata per promuovere le attività produttive e quindi gli scambi.
I requisiti per l’utilizzo sono che essa deve poter essere usata nei pagamenti assieme alla moneta ufficiale ed avere un tasso di cambio determinato con la stessa. La principale ed unica funzione delle monete complementari deve essere quella di mezzo di scambio e non quella di accumulo. Questo è il motivo fondamentale per il quale delle volte viene adottata in quanto sprona la comunità a fare sempre più compravendite e quindi ad alimentare l’economia.
Ing. Ivan Di Natale
Nessun commento:
Posta un commento