sabato 24 dicembre 2011

Il Buon Natale di Pubblimprese


Nel precedente articolo ho parlato delle colpe e dei demeriti della nostra classe dirigente che ha mal governato la nostra Italia dal 1946 ad oggi.
Vorrei citare di nuovo l'argomento per riprendere qualche concetto e spiegarlo in modo più esaustivo.
Attualmente tutti i paesi del mondo vivono questa maledetta crisi chiamata di sistema.
Per certi versi ciò che leggiamo è vero cioè i governi locali delle singole nazioni ben poco possono fare per risolvere o arginare il problema.
Ma qui sorge una riflessione: se c'è brutto tempo e piove a dirotto oppure alla peggio accade un cataclisma, le persone che riescono a salvarsi, eccetto i più fortunati, sono coloro che hanno adottato precauzioni più efficaci.
Per utilizzare un'altra metafora metereologica, non si può pensare di attraversare l'Oceano Atlantico in burrasca con un motoscafo.
I due esempi mi sembravano abbastanza calzanti. L'Italia purtroppo sta affrontando la crisi con una nave discreta ma con un equipaggio molto scarso.
La nave discreta sono gli italiani e tutte le loro attività, iniziative nel campo economico (perchè non dimentichiamo che l'Italia possiede le aziende migliori del mondo), mentre l'equipaggio molto scarso rappresenta tutta la nostra classe dirigente.
Sarò anche ripetitivo ma ci tengo a sottolineare che se adesso il nostro Paese è fragile  e stenta a reagire alla crisi ognuno deve assumersi le proprie responsabilità.
Torniamo all'Italia, si perchè la pretesa di questo articolo, visto che siamo alla vigilia di Natale, è quella di infondere la speranza ai lettori.
In momenti così difficili bisogna pensare alle nostre cose migliori, siamo un popolo che ha sempre affrontato a testa alta tutti i suoi problemi, dalla guerra, al terrorismo, alla mafia.
Attualmente molta gente perde il posto di lavoro, molti vengono assunti come precari per essere poi licenziati dopo due mesi. Non esiste più la distinzione di classe tra imprenditori e dipendenti, ognuno deve essere responsabile e coscienzioso del lavoro che svolge.
Dico questo perchè troppo spesso si assiste ad una guerra tra poveri, per quanto riguarda l'articolo 18, per le tasse da pagare, per accaparrarsi pochi spicciolo o anche per molto meno.
In questi giorni di giubilo bisogna riflettere ed avere la speranza, non ci manca nulla  a noi italiani per uscire rafforzati da questa crisi.
L'Italia del dopoguerra era lacerata, molti morti, edifici crollati, povertà ovunque, eppure i nostri nonni hanno saputo rimboccarsi le maniche, affrontare il peggio e ricostruire tutto ciò che gli avevano tolto.
Ecco bisogna pensare che ce la faremo e che le piccole e medie aziende, assieme ai loro dipendenti, non devono essere le sole a fare  la propria parte sacrificandosi per tutti.
Con l'auspicio che sotto l'albero ognuno di noi possa trovare ciò che più desidera, auguro a tutti i lettori
un Buon Natale.

La Direzione
Ing. Ivan Di Natale

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