Per poter produrre tavoli di legno, è ovvio che occorrono i
tronchi degli alberi tagliati nei boschi.
Il
primissimo processo quindi avviene nei boschi quando appunto vengono abbattuti
gli alberi. Per semplicità, la nostra piccola azienda, compra i tronchi che quindi una volta arrivati in azienda
subiscono il processo di segagione.
Ora,
come descritto nell'articolo precedente, il processo della segagione prevede
l'utilizzo di un macchinario apposito e di un addetto che lo conduce.
Il
tronco viene tagliato attraverso macchinari dedicati che possono produrre
diverse modalità di taglio. Le superfici tagliate hanno uno stato di rugosità
grossolano. Successivamente a questo primo taglio, l'ideale sarebbe che le
tavole perdessero gradualmente l'umidità contenuta al loro interno tramite una
stagionatura naturale di 3 o 4mesi proprio nel luogo dove sono stati tagliati i
tronchi, questo per evitare bruschi cambiamenti climatici che le
danneggerebbero.
Le
tavole, non rifilate, sono poi state sovrapposte e spaziate tramite cunei a
formare il cosiddetto “boule”. L'intercapedine d'aria favorisce l'essiccazione
del legno.
Sempre
nell'articolo precedente, ho menzionato, dopo la segagione, le due modalità di
stagionatura accelerata del legno: in forno e forzata in autoclave. Cito solamente in cosa consistono in quanto la
nostra azienda esempio si avvale solo dell'essiccatura stagionata ossia
naturale. Per quanto
riguarda l'essicazione in forno, la camera dello stesso viene umidificata
fino al 100%, poi, partendo da
temperatura e pressione ambiente, l'umidità della camera viene portata fino al
10% mentre la temperatura fino a 50-60°C, tale processo avviene lentamente e
gradualmente in un lasso di tempo compreso tra i 15 e 20 giorni.
Alla fine del processo il legno avrà
un'umidità di circa il 10% e, grazie alla gradualità del processo, non avrà
subito fratture o crepe che altrimenti si creerebbero a seguito dei forti
ritiri.
Le tavole di legno, che derivano dal processo di
segagione dei tronchi, possono essere sottoposte ad una essiccazione ancora più
accelerata se messe in autoclave.
L'autoclave è una camera a tenuta d'aria nella quale
si riscaldano le tavole in condizione di vuoto.
Sia il vuoto che la temperatura favoriscono la
fuoriuscita dell'umidità dalle tavole accelerando notevolmente il processo di
essiccazione che ora avviene nell'arco di 3 o 4 giorni.
Le tavole vengono sovrapposte l'una sull'altra con
interposte delle piastre radianti nelle quali scorre l'acqua del circuito di
riscaldamento.
Una apposita pompa produce il vuoto all'interno della camera.
L'impostazione dei livelli e dei tempi di preriscaldo,
di vuoto, di temperatura e di riposo all'interno dell'autoclave devono essere
impostati accuratamente per evitare la formazione di crepe nel legno. Tali
impostazioni costituiscono
un patrimonio di conoscenze peculiari a ciascuna
azienda produttrice.
Il controllo dell'umidità viene fatto a campione anche
manualmente tramite l'utilizzo di strumenti chiamati Igrometri.
Il processo di stagionatura naturale prevede, invece,
solamente la stagionatura delle tavole ricavate dai tronchi di legno.
Se a leggere questo articolo si imbattesse un esperto
di sistemi produttivi, si accorgerebbe immediatamente della presenza di qualche
anomalia.
Rileggendo attentamente gli articoli generici sul just
in time, già scritti in passato da me, ci si accorge che la descrizione
iniziava sempre dall'ultima stazione produttiva.
Il just in time è un sistema pull, "si fa
tirare" dalle richieste di mercato.
In un sistema idilliaco, pronto alla produzione, i
macchinari inizierebbero ad avviarsi partendo dall'ultima stazione
(verniciatura) quando a valle di quest'ultima, le scorte di tavoli finiti
diminuirebbero a causa della richiesta
di clienti diretti o di rivenditori.
Nel prossimo articolo quindi, alla luce dell'errore
commesso, inizieremo l'analisi proprio
dal processo di verniciatura.
Ing. Ivan Di Natale