sabato 31 dicembre 2011

BUON 2012


Eccoci arrivati al consueto giorno che chiude l'anno in corso; questa volta trattasi del 2011.
In alcune zone del globo hanno già accolto il nuovo anno e noi ci accingiamo a festeggiarlo, mancano poche ore e poi si darà il via al classico cenone del 31 dicembre.
Questo 2011 ci ha portato molti grattacapi, l'ultima stangata la prenderemo proprio il 1 gennaio con l'aumento di gas, luce, autostrade e carburanti.
Anche l'ultimo dell'anno ci hanno riservato ottime  sorprese (naturalmente il termine ottimo è sarcastico).
Ormai siamo nella condizione in cui si può solamente risalire, quindi con questa piccola polemica volevo solamente fare gli auguri a tutti i relatori ed a tutti i lettori del Blog Pubblimprese affinchè il 2012 possa essere l'anno della definitiva ripresa economica.
Auguro quindi  un Prosperoso 2012.

Ing. Ivan Di Natale

lunedì 26 dicembre 2011

MasterFashion. Il nuovo reality tutto italiano solo sul web.



Il 2012 vedrà molte novità nel settore della comunicazione e della moda specie se si parla di reality e competizione per la prima volta all'unisono in Italia.
"MasterFashionReality lezioni di stile", vedrà la luce del web nel prossimo Marzo 2012, ma sta già suscitando una marea di interesse attorno a se sia su FaceBook che su Twitter, i social media preferiti per la competizione.
Ideato dal producer Luca Martini, il reality incarna la formazione nel settore della moda femminile con la competizione del reality in stile americano che sta spopolando in tutto il mondo in questi anni.
Niente grande fratello, molte sfide tra le sette partecipanti sceltissime e una seria formazione nel settore moda con la collaborazione di grandi brand dell'italian style modaiolo.
Il tutto condito con la presenza assoluta e puntuale del portale web; proprio così...MFR sarà solo ed esclusivamente sul web con un nuovo portale televisivo on demand per il pubblico degli appassionati delle sfide tra concorrenti molto agguerrite, tutto visibile anche dalle nuove TV LCD con collegamento internet.
Il popolo web potrà infatti vedere e rivedere tutte le 25 puntate che verranno messe on line sul portale MFR, oltre alla webcam in diretta H24 per tutta la durata della gara; inoltre potrà votare e decretare la salvezza o la condanna delle partecipanti.
Sette in gara, una eliminata ed una vincitrice per ogni settimana, alla fine ne rimarranno solo 3 a contendersi il prestigioso e misterioso premio del valore di 10mila euro!
I numeri di questo reality tutto italiano e senza produzioni astronomiche alle spalle, sono presto detti: 25 giorni di reality e 25 puntate, 7 partecipanti ufficiali, 3 giudici per ogni settimana, 4 fashion house, 4 sfilate di moda realizzate dalla concorrenti e almeno 1 milione di contatti previsti nel periodo di produzione dal 5 al 30 marzo in una location ancora segreta della zona di Ferrara. Sono già aperte le iscrizioni direttamente sul portale in costruzione del reality all'indirizzo www.masterfashionreality.it.

 
-- 
iCom ONP
dott. Luca Quaiotti
Uff. Stampa e Comunicazione
0532.470561 - 392.9114000
www.icom-noprofit.it

sabato 24 dicembre 2011

Il Buon Natale di Pubblimprese


Nel precedente articolo ho parlato delle colpe e dei demeriti della nostra classe dirigente che ha mal governato la nostra Italia dal 1946 ad oggi.
Vorrei citare di nuovo l'argomento per riprendere qualche concetto e spiegarlo in modo più esaustivo.
Attualmente tutti i paesi del mondo vivono questa maledetta crisi chiamata di sistema.
Per certi versi ciò che leggiamo è vero cioè i governi locali delle singole nazioni ben poco possono fare per risolvere o arginare il problema.
Ma qui sorge una riflessione: se c'è brutto tempo e piove a dirotto oppure alla peggio accade un cataclisma, le persone che riescono a salvarsi, eccetto i più fortunati, sono coloro che hanno adottato precauzioni più efficaci.
Per utilizzare un'altra metafora metereologica, non si può pensare di attraversare l'Oceano Atlantico in burrasca con un motoscafo.
I due esempi mi sembravano abbastanza calzanti. L'Italia purtroppo sta affrontando la crisi con una nave discreta ma con un equipaggio molto scarso.
La nave discreta sono gli italiani e tutte le loro attività, iniziative nel campo economico (perchè non dimentichiamo che l'Italia possiede le aziende migliori del mondo), mentre l'equipaggio molto scarso rappresenta tutta la nostra classe dirigente.
Sarò anche ripetitivo ma ci tengo a sottolineare che se adesso il nostro Paese è fragile  e stenta a reagire alla crisi ognuno deve assumersi le proprie responsabilità.
Torniamo all'Italia, si perchè la pretesa di questo articolo, visto che siamo alla vigilia di Natale, è quella di infondere la speranza ai lettori.
In momenti così difficili bisogna pensare alle nostre cose migliori, siamo un popolo che ha sempre affrontato a testa alta tutti i suoi problemi, dalla guerra, al terrorismo, alla mafia.
Attualmente molta gente perde il posto di lavoro, molti vengono assunti come precari per essere poi licenziati dopo due mesi. Non esiste più la distinzione di classe tra imprenditori e dipendenti, ognuno deve essere responsabile e coscienzioso del lavoro che svolge.
Dico questo perchè troppo spesso si assiste ad una guerra tra poveri, per quanto riguarda l'articolo 18, per le tasse da pagare, per accaparrarsi pochi spicciolo o anche per molto meno.
In questi giorni di giubilo bisogna riflettere ed avere la speranza, non ci manca nulla  a noi italiani per uscire rafforzati da questa crisi.
L'Italia del dopoguerra era lacerata, molti morti, edifici crollati, povertà ovunque, eppure i nostri nonni hanno saputo rimboccarsi le maniche, affrontare il peggio e ricostruire tutto ciò che gli avevano tolto.
Ecco bisogna pensare che ce la faremo e che le piccole e medie aziende, assieme ai loro dipendenti, non devono essere le sole a fare  la propria parte sacrificandosi per tutti.
Con l'auspicio che sotto l'albero ognuno di noi possa trovare ciò che più desidera, auguro a tutti i lettori
un Buon Natale.

La Direzione
Ing. Ivan Di Natale

giovedì 22 dicembre 2011

Uno sguardo a Pubblimprese




Da poco abbiamo creato questo nuovo argomento sul Blog: Portale Pubblimprese.
Lo scopo di questi post è quello di fornire una guida e degli aggiornamenti riguardanti le attività del Portale.
Ad oggi i numeri di Pubblimprese continuano a crescere in modo vertiginoso: oltre 4000 utenti iscritti ed oltre 8000 annunci pubblicati. La media delle nuove registrazioni è di circa 30 al giorno.
Ricordo che la pubblicazione è avvenuta nei primi giorni di aprile 2011 quindi i risultati raggiunti sono entusiasmanti.
Il successo è dovuto soprattutto alla semplicità di utilizzo; bastano pochi click e l'azienda è online con un sito tutto proprio composto dalle seguenti pagine:
Home: che racchiude una descrizione ed il logo dell'impresa.
Gallery: con le foto caricate dall'utente.
Documenti: contenente documenti inerenti alle attività come ad esempio un listino prezzi.
 Prodotti/Servizi: in questa pagina vengono visualizzati tutti gli annunci.
Contatti: tutti i recapiti dell'azienda comprensivi del sito web.

Inoltre registrandosi, come utente privato o come impresa, si ha la possibilità di scaricare documenti utili alla gestione d'impresa nella sezione Download. I documenti riguardano temi come la Qualità, la Sicurezza, l'Ambiente e la Gestione d'impresa.
Non resta che visitare il Portale su www.pubblimprese.com

La Direzione
Ing. Ivan Di Natale

mercoledì 21 dicembre 2011

La crisi all'italiana


C'è crisi, ovunque, in qualsiasi programma televisivo,  in qualunque giornale non si parla altro che di crisi.
E' vero i dati Istat lo confermano, siamo quasi in recessione, e quindi? Cosa fare? Quali misure anti-crisi adottare?
L'intero mondo occidentale, oggi, si trova a vivere un momento molto negativo.
Dal punto di vista economico, da qualche anno, le grandi potenze mondiali soffrono la concorrenza delle nuove economie orientali, ma di ciò parleremo negli articoli seguenti.
A farne le spese di tutto ciò sono sempre i soliti, il ceto medio della popolazione e naturalmente le fasce meno abbienti o totalmente povere.
Ma con questo articolo Voglio focalizzarmi soprattutto alla crisi italiana o meglio ancora alla crisi all'italiana.
In Italia abbiamo un debito pubblico altissimo, che ci deriva dal oltre settanta anni di mala gestione della Cosa Pubblica.
Abbiamo la classe dirigente più vecchia d'Europa.... Ci sono parlamentari che sono lì dal 1946 anno in cui è stata costituita la Repubblica Italiana! (Gli stipendi e tutti i loro benefit sono pagati dal popolo attraverso le famigerate tasse).
Spese pubbliche a non finire, politici super pagati, dirigenti statali che percepiscono compensi milionari, basti pensare alla buona uscita di Guarguaglini da Finmeccanica : 5,6 milioni di Euro!!! E come se non bastasse la moglie del super amministratore delegato aveva lo stesso ruolo nella Selex altro colosso Statale e società partecipata da Finmeccanica.
 L'intento era di arrivare a questo concetto: il Governo per ridurre il debito pubblico  tassa e continua a tassare il ceto medio, non pensa nemmeno di ridurre il numero di dirigenti statali o quanto meno ridurre i loro enormi compensi!
Non si accorgono che così facendo stanno togliendo solamente respiro agli italiani.
Il popolo non ha più soldi da spendere, l'imprenditore ha la pressione fiscale più alta d'Europa ma con l'efficienza dei servizi pubblici pari a zero.
Tolgono i soldi alle imprese che non possono pagare più i propri dipendenti, mentre politici e super dirigenti statali si abbuffano!
E sì! perchè il punto è proprio questo lo Stato Italiano è troppo forte, possiede troppo.
Ha partecipazioni in società in tutti i settori: Trasporti, spaziale, sanità, televisioni, Radio e chi più ne ha più ne metta!
E guarda caso quasi tutte le società a partecipazione statale con almeno il 30% di proprietà del Ministero del Tesoro presentano sempre bilanci in perdita; basti pensare al caso Alitalia....
per non parlare poi dei beni immobili di proprietà dello Stato: caserme dismesse, capannoni abbandonati, edifici costruiti e mai utilizzati... e continuano però a tassare la popolazione  come se le tasse fossero la panacea di tutti i mali.
E' possibile che nessuno riesce a capire che bisogna ridurre le proprietà dello Stato, siano essi beni Mobili o Immobili.
Sfioro solamente l'argomento dell'evasione fiscale, in Italia l'ammontare evaso è altissimo, ogni tanto fanno delle stime, ma l'importo esatto non è conosciuto.
Il governo sprona la guerra tra poveri, si i contribuenti medi che pagano sempre il conto a fine anno ma nulla fa contro i grandi evasori.. e tutti sappiamo chi sono e dove si trovano, bisognerebbe solo mandare gli esattori a riscuotere.
Se in Italia, nei prossimi anni non ci saranno politiche concrete atte a smaltire i beni statali, a ridurre l'evasione ma quella caratterizzata da grandi importi ed a rendere più efficienti i servizi pubblici, se tutto ciò non avverrà non ci libereremo mai dello spettro della crisi con il peso incombente del nostro debito pubblico.

Autore: Ing. Ivan Di Natale

martedì 20 dicembre 2011

Presentazione Blog Pubblimprese

Gentile lettrice\lettore,
benvenuto sul BLOG del Portale Pubblimprese.
L' obiettivo di questo progetto è quello di continuare a dare, come facciamo con il Portale Pubblimprese, vantaggi gratuiti alle aziende italiane. Dopo il lancio di www.pubblimprese.com abbiamo deciso di sviluppare questa appendice per fornire argomenti nuovi ed interessanti alle imprese. Il Blog, come si può notare, è composto da varie aree tematiche leggibili nella colonna di sinistra. Ogni area tematica è curata da uno o più relatori, selezionati dallo staff tra persone molto competenti, che ogni quindici giorni, inviano il proprio articolo alla redazione che successivamente viene pubblicato sul Blog. La collaborazione che i relatori prestano è a titolo gratuito. Pubblicare un articolo, tuttavia, rimane un'occasione di visibilità per l'autore in quanto egli cita, oltre alle sue generalità, tutti i contatti e le informazioni che ritiene opportuno citare. Il Portale Pubblimprese è visitato all'incirca da 10.000 utenti unici al mese ed è in continua crescita. Se hai interesse a diventare un relatore di Pubblimprese BLOG invia una email a blog@pubblimprese.com specificando: nome, cognome,email ed un recapito telefonico ed al più presto lo staff provvederà a contattarti.
Ringrazio per l'attenzione.


La Direzione

lunedì 19 dicembre 2011

E’ LA MULTICANALITA’ CHE VINCE!


Dopo cinque anni di studio, l’Osservatorio Multicanalità,pochi giorni fa ha reso noto i risultati  di una ricerca che vedeva protaginisti i consumatori multicanale e l’approccio strategico delle aziende alla multicanalità,tale studio  è stato realizzato da tre importanti partner (Nielsen,Connexia e la School of Management del Politecnico di Milano),ed ha avuto  come risultato più rilevante il successo della strategia  multicanale  sia da parte delle aziende che dei consumatori intervistati in termini di crescita e sviluppo economico.
Tale tesi viene confermata , dal manifestarsi di una crescente maturità d’acquisto da parte dei consumatori multicanale, che  rappresentano il 47% della popolazione italiana maggiore di 14 anni (+7% rispetto al 2010), anche se tale percentuale è destinata a  stabilizzarsi e si sia comunque verificata una migrazione degli acquisti dai beni tradizionali ai beni tecnologici (tablet e smartphone su tutti).
A conferma di questo dalla ricerca è emerso un’aumento della navigazione internet sia   degli utenti attivi  durante il giorno(+12%) che nel giorno medio (+7,5%).
In ambito mobile il numero di smartphone presenti tra i consumatori supereranno i cellulari entro fine anno ed ad oggi ci sono circa un milione di tablet in possesso dagli italiani.
  Per quanto riguarda le aziende, l’Osservatorio Multicanalità ha dimostrato come le imprese italiane più virtuose, che in questi anni hanno adottato un approccio multicanale strategico e integrato, abbiano ottenuto ottime performance di business sia in termini di fatturato, profittabilità, quota di mercato, che in termini di customer satisfaction e loyalty.
Volendo fare un’analisi più approfondita di questa ricerca  scopriamo che da parte delle aziende permangono delle barriere in entrata sul utilizzo reale di questa strategia in quanto il 18% dei marketer intervistati dichiara la mancanza di competenze o la non adeguatezza per un’applicazione corretta di tale strategia ; inoltre il 39% degli intervistati conosce solo a livello teorico tale approccio e solo il 9% ne fa un uso efficace .Tali difficoltà d’implementazione vengono associate  dai marketer alla mancata possibilità di segmentazione  dei consumatori multicanale.
Per quanto riguarda i consumatori come detto in precedenza nonostante la crisi economica, sono in forte aumento l’uso di strumenti tecnologici tant’è che vengono utilizzati anche durante il processo d’acquisto dei beni con una percentuale molto alta (80% degli utenti internet),inoltre il 30% prende informazioni sui punti vendita su internet per poi finalizzare l’acquisto  ed il 34% percepisce il web come canale  adatto per i propri acquisti.
Infine sempre secondo questa ricerca la metà dei consumatori italiani utilizza internet come mezzo d’informazione principale  per i propri acquisti relegando la TV a strumento di secondo piano con il 23% d’utilizzo.
Fonte:Franzrusso.it

Otino La Palombara
Copywriter & Digital Pr

La rivoluzione digitale e l’impatto sul business: il caso P&G


Si parla tanto di rivoluzione digitale, ma come si applica, in concreto, a un’azienda e quale è il suo ritorno economico?
McKinsey Quarterly ha intervistato Robert McDonald, CEO di Procter&Gamble, la più grande azienda mondiale produttrice di beni di largo consumo su come il digitale stia rivoluzionando l’approccio al business e abbia un impatto anche sugli utili. Nonostante l’ovvia differenza di scala, molte lezioni possono essere applicate anche alla PMI italiana. Vediamo quali.
1) ASCOLTARE IL CONSUMATORE: I media digitali, come i Social Network e i blog, permettono un dialogo individuale e in tempo reale con i consumatori. P&G ha sviluppato un sistema apposito di monitoraggio che permette di rilevare i commenti in rete e distribuirli ai diversi responsabili di linea e di prodotto. Ma quello che colpisce è il riconoscimento della rilevanza delle opinioni dei consumatori e dell’importanza della rete nel formare queste opinioni. Lo stesso McDonald legge quelle che riguardano il brand globale P&G e così tutti i suoi manager.
Certo, le dimensioni di P&G permettono di sviluppare strumenti ad hoc, ma senza un reale coinvolgimento neanche gli strumenti più semplici hanno successo. Quante aziende tengono un blog aziendale o utilizzano la pagina Facebook per dialogare veramente con i consumatori e capire che reazione hanno ai prodotti? E quando questo accade quanto il management o l’imprenditore sono direttamente coinvolti?
Quale lezione per le PMI? Anche gli strumenti più sofisticati sarebbero inutili se il management, in prima persona, non fosse coinvolto per cogliere i segnali, forti e deboli, dal mercato, e applicarli per sviluppare prodotti di successo, quindi profittevoli. Per fare questo, almeno nella fase di partenza, possono essere sufficienti gli strumenti messi a disposizione dai Social Network o dalla creazione di un blog aziendale. Basta utilizzarli nel modo corretto
2) MONITORARE IL PROCESSO: la digitalizzazione è entrata profondamente in tutto il processo che va dalla ricerca e sviluppo alla produzione, dalla logistica fino al retail.
Non solo è possibile monitorare ogni singolo prodotto sulla linea di produzione e seguirlo durante il trasporto e sullo scaffale, ma presto in P&G sarà possibile integrare le informazioni relative ai costi (produzione, trasporto, distribuzione, ecc.) per monitorare anche questa variabile in tempo reale anziché avere report solo sul passato, con benefici in termini di previsione e pianificazione.
Anche gli effetti della digitalizzazione sulla logistica sono stati considerevoli: conoscere esattamente la posizione e la destinazione dei prodotti ha permesso di ottimizzare i trasporti con vantaggi economici e di riduzione delle emissioni.
L’integrazione con le catene distributive, con gli ordini inviati direttamente dai negozi, permette di ridurre la filiera, comprimere i tempi e ridurre gli errori. E’ anche possibile consigliare ai dettaglianti come organizzare la merce sullo scaffale per migliorare le vendite e i profitti in una logica win win.
Quale lezione per le PMI? Oggi non ha più senso ragionare in una logica isolata dividendo il mondo tra la propria azienda, i fornitori e i clienti. La catena del valore si sviluppa e incrementa solo ragionando in ottica di filiera, integrando i processi a monte e a valle, coinvolgendo attivamente fornitori e clienti nell’analisi dei prodotti e dei processi. La co-creazione (uno dei concetti cardine della comunicazione digitale) si può applicare allo studio di nuovi prodotti, a soluzioni integrate di approvvigionamento e produzione, a nuovi approcci distributivi e di gestione delle vendite. Con ritorni in termini di efficienza e minori costi o maggiori ricavi.
3) DIGITALIZZARE L’INNOVAZIONE. In P&G gran parte della progettazione è stata spostata sul computer. Eppure P&G è un’azienda chimica e non ingegneristica.
La modellazione al computer permette di progettare molecole, di capire come interagiscono tra loro. Per un nuovo detersivo per piatti, è stato possibile analizzare il rilascio delle fragranze nei diversi momenti del lavaggio per avere sempre quella giusto al momento giusto. E prima ancora di realizzare il prodotto.
La progettazione al computer permette di sperimentare nuove soluzioni in tempi e con costi ridotti.
Quale lezione per le PMI? Investire in tecnologia è un aspetto fondamentale per mantenere il vantaggio competitivo. Non c’è praticamente area aziendale o settore merceologico in cui la tecnologia adatta non possa apportare vantaggi sensibili nella progettazione, nello sviluppo di nuovi prodotti o nella semplice gestione.
4) COLLABORATORI DIGITALI. Per sfruttare al meglio le nuove tecnologie occorrono persone con gli skill adeguati, in grado di portare innovazione all’interno dei rispettivi settori aziendali.
Identificare il corretto mix di competenze digitali diventa un fattore cruciale nella selezione del personale. Un’area, o peggio, un’azienda che non è in grado di utilizzare e sfruttare al meglio le nuove tecnologie (e non solo nella comunicazione) è ormai destinata ad avere vita breve sul mercato.
Quale lezione per le PMI? L’innovazione è sempre guidata dalle persone e mai dalle tecnologie, che sono solo uno strumento. Analizzare quali saranno le sfide cruciali dei prossimi anni è il primo passo perché ogni azienda possa pianificare le risorse umane necessarie.
5) TROVARE I NUMERI GIUSTI. In Procter&Gamble la ricerca del dato e della sua fonte è un’occupazione costante. Ogni settimana i management team locali e globali si riuniscono per analizzare i dati e decidere le tattiche immediate e le strategie future sulla base di essi.
Non è solo l’affidabilità a essere importante, ma la rilevanza (il dato che serve alla persona che è in grado di comprenderlo e utilizzarlo) e la velocità. L’obiettivo è la raccolta e trasmissione in tempo reale per potere essere sempre più tempestivi nelle decisioni che hanno impatto sul business.
Quale lezione per le PMI? Il controllo di gestione è sempre più cruciale, così come la velocità con cui i dati vengono raccolti e messi a disposizione dell’imprenditore o dei manager. Troppo spesso le PMI lavorano ancora su dati incompleti, mancano di cruscotti di controllo adeguati o hanno l’abitudine di analizzare i risultati ottenuti (che tipicamente arrivano con qualche settimana di ritardo) senza proiezioni sull’andamento futuro. Già oggi, e domani lo sarà ancora di più, sapere analizzare in modo corretto il passato per trarne una previsione per il futuro diventa un vantaggio competitivo per pianificare e programmare lo sviluppo.
La Rivoluzione Digitale è già iniziata. Non serve essere Procter&Gamble per coglierla appieno. Occorre però comprendere le grandi opportunità che offre e identificare i mezzi più adatti per raggiungere gli obiettivi. Soprattutto nelle PMI
Alessandro Santambrogio - Liquid

sabato 17 dicembre 2011


Due giorni di full immersion con il direttore della fotografia del grande schermo.

Sono stati due giorni davvero intensi per il pluripremiato direttore della fotografia di Hollywood con una filmografia da Oscar che conta più di 60 pellicole di altissimo livello.
Luci e ombre sono gli "amanti" di Spinotti che nella serata in sala consigliare del Comune di Lendinara ha portato alcune delle sue opere più importanti con analisi puntuali del lavoro svolto durante i girati. Ne è uscita una panoramica davvero avvincente che ha travolto ed appassionato il folto pubblico di appassionati che è arrivato anche da molto lontano per l'occasione.
La mattina seguente, l'attenzione si è rivolta alla platea di giovanissimi allievi di terza media della scuola A.Mario di Lendinara dove Spinotti ha tenuto una piccola lezione di stile e professionalità nel suo ambito operativo; un incanto per i 130 ragazzi che hanno ascoltato con interesse dando prova di curiosità anche con numerose domande al seguito.
L'intervista finale realizzata dalla troupe di SKY capitanata da Videomedia produzioni e da iCom ONP con la speaker Mariangela Fontana, ha concluso la maratona di Spinotti.
Molte sono le domande che si potrebbero fare ad un personaggio del suo calibro, tuttavia il solo modo di esprimere una idea nel suo caso (come per tutti gli artisti) è proprio il suo lavoro, l'espressività nelle immagini. Spinotti riceverà un encomio speciale dalla ASC di LosAngeles a febbraio 2012, ma a quanto pare sarà possibile che ritorni in Italia più spesso viste le interessanti prospettive per la realizzazione di un paio di documentari, uno sulla sua amata Carnia (Friuli) ed uno dedicato alle province della Regione Emilia Romagna a regia di Luca Martini di Videomedia produzioni.
--
iCom ONP
Uff. Stampa e Comunicazione
0532.470561 - 392.9114000
www.icom-noprofit.it

mercoledì 14 dicembre 2011

Il Portale Pubblimprese


Pubblimprese è un portale italiano creato con l'obiettivo di apportare vantaggi alle aziende italiane.
Il portale è strutturato in modo da dare la massima visibilità a tutti coloro che vi iscrivono la propria attività. Chiunque può registrarsi sul Portale sia esso un titolare d'azienda, un libero professionista, un dipendente etc.
Gli utenti iscritti possono usufruire di servizi completamente gratuiti e di servizi a pagamento.
Per ciò che concerne i servizi a pagamento si rimanda alla pagina Pubblicità, tutto il resto dei servizi è a titolo gratuito.
La struttura del portale è molto semplice: le aziende si iscrivono scegliendo la categoria e poi la sottocategoria più appropriata alla propria attività, inserendo logo, immagini e descrizione, al momento dell'attivazione del profilo il sistema crea automaticamente un siti web per l'impresa iscritta.
Accedendo al pannello di controllo si ha la possibilità di modificare il profilo e di inserire annunci gratuiti. Questi ultimi vengono visualizzati sia nella sezione Pubblimprese Annunci, sia sottoforma di Prodotti e/o servizi all'interno del sito aziendale creato al momento della registrazione.
Tra gli altri vantaggi che si hanno registrando si sul Portale annoveriamo la possibilità di scaricare documenti molto utili alla gestione aziendale. Per scaricare tali documenti bisogna entrare nella pagina download dove si possono trovare esempi, modelli business plan e molto altro ancora.
Per le informazioni riguardanti i servizi a pagamento, come ad esempio l'acquisto di un banner, campagne pubblicitarie tramite email basta inviare una email a commerciale@pubblimprese.com oppure riempire il modulo nella pagina Pubblicità ed il nostro staff provvederà a fornire prezzi e modalità.
Vantaggi per le aziende che si iscrivono al Portale Pubblimprese:
· Visibilità sul web
· Sito personalizzato creato automaticamente al momento della registrazione
· Inserimento annunci ed eventi
· Download - Possibilità di scaricare documenti e modelli utili alla gestione d'impresa (anche per utenti privati)


La Direzione
Ing. Ivan Di Natale

lunedì 12 dicembre 2011

La fotografia di Hollywood ? By Dante Spinotti. Il 15 a Lendinara.


Il cinema e la TV italiani hanno bisogno di professionisti così.

Dare emozioni, far immaginare luoghi e situazioni a volte difficili ed impegnative. Fare la direzione della fotografia al cinema o alla TV è un mestiere davvero complesso e necessita di conoscenze che in molti casi si rivelano davvero infinite. Ne sa qualcosa Dante Spinotti, maestro della fotografia di Hollywood e di magnifici film che hanno fatto la storia della cinematografia mondiale. Friulano di nascita e lendinarese di adozione, Spinotti ha precorso i tempi in moltissime delle sue performace come consulente della fotografia del cinema americano; ha attraversato ogni area della manipolazione delle immagini da quando esisteva il montaggio manuale e modifica delle pellicole, fino ad oggi dove le tecniche informatiche hanno avuto il sopravvento per gli effetti speciali.
"...ma una buona fotografia parte dalla luce...", ci racconta Luca Quaiotti ex docente Unife di "Lettura Informatica delle Immagini" e informatico di formazione, ma artista di adozione, vista la sua esperienza ultradecennale tra le fila della regia e produzione TV e del cinema corto, approdato a SKY da un po' di anni e che realizzerà l'intervista del 16 dicembre con Dante Spinotti.
"...quando negli anni '90 ho scoperto questa particolare applicazione dell'informatica non sapevo dove mi avrebbe portato...ma l'ho seguita con molto interesse e passione da subito...Ora che siamo al cospetto di Spinotti però...c'è molto da imparare ancora...", conclude Quaiotti.
La serata del 15 dicembre alle ore 21 presso la Sala Consigliare del Comune di Lendinara, vedrà una presentazione di alcuni inediti di Dante Spinotti che sarà anche soggetto di un premio importante dell'Accademy in febbraio. Di seguito, la mattina del 16 terrà una lezione per gli allievi delle classi terze della Scuola Media A.Mario di Lendinara (RO). L'occasione sarà ghiotta per la troupe di SKY capeggiata da Luca Quaiotti che si prodigherà per la realizzazione di una breve intervista speciale a Spinotti e, si fa per dire, alle sue creature. Un momento di alta formazione per i ragazzi; qualcuno di loro potrebbe essere estasiato dall'incontro e diventare un futuro regista o direttore della fotografia importante.


-- 
iCom ONP
Uff. Stampa e Comunicazione
0532.470561 - 392.9114000
www.icom-noprofit.it

In Italia un dipendente su due non è motivato: solo colpa della crisi?


Secondo una ricerca effettuata da Towers Watson, società di consulenza internazionale, in Italia un dipendente su due dichiara di essere insoddisfatto del proprio lavoro.

E’ il livello di soddisfazione più basso in Europa (52%), dietro al Regno Unito, con il 60% di dipendenti che si sentono appagati e impegnati, a Germania, Irlanda e Belgio con il 65% di dipendenti motivati e alla Svizzera (72%). Quali sono le ragioni?

La ricerca evidenzia come l’impatto della crisi economica sia stato rilevante, mettendo in discussione molte certezze e modificando, spesso in modo permanente, le aspettative delle persone. Ma lo studio mette in evidenza anche il ruolo ricoperto da pratiche e comportamenti organizzativi che vanno ripensati alla luce del mutato scenario.

La ricerca mette in rilievo come la leadership esercitata non solo dai top manager ma anche dai capi intermedi appaia un elemento cruciale. Più la situazione è difficile e maggiore è la capacità di coinvolgimento e motivazione che la base richiede ai propri referenti: maggiore presenza, maggiore comunicazione, maggiore vicinanza alle persone, maggiore condivisione di obiettivi e strategie.

La motivazione non può essere disgiunta dalla consapevolezza. Manager consapevoli degli scenari e degli obiettivi sono in grado di prendere decisioni migliori. Collaboratori consapevoli del perché di determinate scelte e della posta in gioco possono essere maggiormente coinvolti.

Se la consapevolezza è la pietra angolare della motivazione, il riconoscimento è la chiave di volta: valorizzare manager e collaboratori, il loro ruolo, il loro apporto e i risultati raggiunti è fondamentale. Ma il riconoscimento passa per l’ascolto.

E qui occorre fermarsi a riflettere su come viene costruita la comunicazione interna nelle organizzazioni aziendali.

Ammetto di avere un’esperienza limitata di comunicazione interna dato che abitualmente mi occupo di comunicazione esterna. Negli ultimi dieci anni ho però avuto più volte occasione di sviluppare anche progetti di comunicazione interna: dal merger di grandi aziende fino a casi di change management. Una cosa mi ha colpito: mentre nella comunicazione esterna il consumatore diventava sempre più importante e assumeva un ruolo sempre più attivo, poco è cambiato nella comunicazione interna, che, tranne rari casi, continua a essere gestita con criteri verticistici e top down.

Quale consapevolezza può crescere in un’organizzazione che comunica in modo top down? Quale motivazione può essere coltivata tra i collaboratori che sono solo destinatari passivi di comunicazioni?

Pensando alle convention, trovo estremamente azzeccato un episodio di Desperate Housewives:

Ancora oggi molte convention vengono costruite in questo modo, come una predica, una celebrazione monodirezionale in cui gli interventi della platea sono inaspettati e non attesi.

Un paio di anni fa, un cliente per il quale facevo consulenza di comunicazione esterna mi chiese un supporto per organizzare la convention. Era un momento di cambiamento aziendale e di riorganizzazione in cui era fondamentale ricompattare e motivare i dipendenti. Proposi allora di dividere la convention in due momenti: uno classico, dedicato al top management e alle comunicazioni di risultati e obiettivi e uno totalmente ribaltato, dedicato ai dipendenti con il management in platea.

Circa tre mesi prima della convention vennero identificati, d’accordo con il management, alcuni temi (organizzazione interna, innovazione, razionalizzazione delle risorse, ecc.) attorno ai quali vennero creati, per adesione spontanea, gruppi di lavoro interfunzionali che svilupparono proposte presentate in convention. Attorno a queste presentazioni venne anche organizzato un barcamp durante il quale anche chi non aveva partecipato ai gruppi poteva iscriversi e presentare la propria opinione.

Il successo e il gradimento interno dell’operazione furono altissimi. Non era mai accaduto che un dipendente parlasse in convention! Non solo: il tasso di innovazione emerso dai gruppi interfunzionali al lavoro sulle tematiche fu enorme e molte idee vennero successivamente applicate con ottimi ritorni economici. Dopo la convention la motivazione dei collaboratori era tangibile e il coinvolgimento dei dipendenti portò a ulteriori modifiche organizzative che si tradussero in maggiore efficienza. Ogni collaboratore si sentiva realmente artefice del successo della propria azienda.

Arrivare a questo risultato richiede però un ripensamento dei meccanismi della comunicazione interna. Occorre accettare un modello interattivo e induttivo che sostituisca il modello esplicito e top down. Significa accettare di perdere il controllo totale sulla comunicazione per concentrarsi sui valori e sui temi e lasciare che il dibattito trovi la propria strada – come succede, in ogni caso, quando i dipendenti si incontrano alla macchina del caffè – intervenendo e gestendo il dialogo.

Se le aziende accettano che il consumatore sia ormai diventato consapevole e interpreti e rielabori le informazioni che arrivano dall’azienda con quelle che raccoglie da altre fonti, perché è così difficile trattare allo stesso modo i dipendenti?

E’ arrivato il momento di passare dalla comunicazione interna all’Internal Marketing?

Alessandro SantambrogioLiquid

mercoledì 7 dicembre 2011

Possofartidiventarericco.it blog iper-attivo

Possofartidiventarericco.it un blog una promessa: profitto e ancora profitto

Chi ha detto che per "farsi i soldi" bisogna essere a tutti i costi seriosi, super-manager rampanti e nevrotici alla "Rockefeller"?

Qualcuno ci riesce anche divertendosi...non solo: ci riesce facendo leva su quei legamenti invisibilli di cui ogni tanto scrivo.

Un blog con tutte le carte in regola: coinvolgente, con-partecipato, ricco di pubblico e redattori qualificati.(a volte ironico)

Mi piace ricordare: spesso scrivo che il fattore chiave differenziante sta nel saper mescolare competenza con umanità.(non è certo intuizione mia: l'ho appreso da Sebastiano Zanolli). Il blog è un prototipo di co-evoluzione.

L'ideatore ha avuto la giusta intuizione: semplicità, umanità e umiltà. Capacità di discernere e consapevolezza. Immedesimarsi nell'altro...fino a comprenderne sentimenti e pensieri( in un parola: empatizzare).

Senza falsi moralismi o perbenismi: il mercato lo richiede: rientra tutto nella strategia. Il piano di azione serve ad un unica cosa: incrementare l'utile a bilancio.

Anche un blog è marketing! lo sappiamo tutti. Marketing è anche Form-Azione. Legare persone autentiche con valori comuni e obiettivi comuni. Ti sembra strano che stia dando una definizione di Azienda?

Il Marketing permea ogni cosa. L'Azienda è Marketing...nasce vive e muore grazie al marketing. E l'Etica?

Qui mi addentro in un campo minato. Il Sogno (o la Visione) per concretizzarsi si avvale di passi fondamentali. Non è detto che tutto ciò entri in contrasto con l'Etica. Il Flusso di cui parla Sebastiano Zanolli, o l'Amore di cui parla Franco Bolelli. Se "avverti" lo scorrere nel flusso allora non ti fermare, la tua stessa Missione diventa il compimento del tuo Sogno.

Proprio perchè non sono un esperto di Marketing,(scrivo in questo blog per gentile concessione), descrivo semplicemente quello che vedo: dietro al progetto c'è un Architetto (per dirla alla "Matrix") con un umanità e un senso della misura fuori dal comune.

Non solo: e l'Oracolo? vogliamo dimenticarcene? Se l'Architetto rappresenta la parte visibile e tangibile, l'Oracolo è la parte invisibile(ma non meno importante).

Come sempre due forze(nella tradizione orientale Yin e Yang ) che convivono, si sostengono e sprigionano energia.

Una parte è mistero(è così ma non si sà perchè)...ti si chiede solo una cosa: un patto di fede.

Stefano Salerno

martedì 6 dicembre 2011

DANTE SPINOTTI DA HOLLYWOOD IN ITALIA CON OPERE INEDITE.


Il grande direttore della fotografia italiano espone e diventa anche docente.

Notizia di oggi l'arrivo imminente di un grande personaggio che ha fatto e sta ancora facendo la storia del cinema internazionale; si tratta di Dante Spinotti, grande direttore della fotografia di celebri film hollywoodiani tra i quali "La leggenda del santo bevitore", "Cortesie per gli ospiti", "L'ultimo dei Mohicani", "XMan", "Pinocchio di Benigni" e tantissimi altri grandi successi da Oscar che hanno contraddistinto la sua carriera di maestro della fotografia cinematografica nel panorama artistico internazionale.
Spinotti sarà a Lendinara (RO) il 15 dicembre per presentare le sue opere inedite aprendo una conferenza al pubblico dedicata proprio al suo studio sulla fotografia cinematografica; mentre il 16 dicembre sarà docente per un giorno alla Scuola Media Alberto Mario di Lendinara (RO) con una lezione di fotografia cinematografica appassionata per i ragazzi di terza media.
Il 12 febbraio prossimo sarà premiato dall'Academy di LosAngeles con un encomio speciale unico nel suo genere, dedicato alla sua prestigiosa carriera. Un'eccellenza italiana nel mondo che sa far sognare gli avventori della cinematografia mondiale con la sua tecnica dell'immagine legata alle grandi regie che hanno creato capolavori del cinema americano con un tocco tutto italiano.

-- 
iCom ONP
dott. Luca Quaiotti
Uff. Stampa e Comunicazione
0532.470561 - 392.9114000
www.icom-noprofit.it

lunedì 5 dicembre 2011

Comprereste una mela ammaccata da questo brand?

Provate a pensare … siete dal fruttivendolo e state guardando la cassetta con le mele. Il fruttivendolo le sta scegliendo per voi, ma una è ammaccata, con qualche punto nero sulla buccia lucidissima, risultato di una grandinata. Che fate? Comprate anche quella mela oppure chiedete di sostituirla?

La qualità non cambia. Il danno è superficiale e il resto del frutto resta buono e gustoso. Al limite basta scartarne una piccolissima porzione. Eppure nella nostra cultura di consumo anche un prodotto con un piccolo difetto superficiale viene giudicato inadatto: una giacca con un bottone allentato, un divano con una zona più chiara sulla pelle. A maggior ragione un prodotto alimentare.

Quindi, se mi trovo con una grossa partita di mele ammaccate da una grandinata come posso fare per non perdere valore? Semplice (almeno sulla carta): creare un brand.

Una nuova frontiera per il brand e la comunicazione: vendere un prodotto difettato e nobilitare la seconda scelta, finora spesso dirottata verso il canale delle confetture o dei mangimi. Recuperando valore.

Certo, c’è la forza e la credibilità di un brand come Melinda, costruita in molti anni. Ma la sfida è ugualmente grande: trasferire la fiducia guadagnata da Melinda al nuovo brand MelaSì, una sorta di seconda linea, e far sì che il consumatore percepisca nel prodotto la stessa qualità di Melinda, accettando il difetto superficiale. In una parola: far desiderare al consumatore di comprare una mela ammaccata.

Un po’ come vendere un maglione di cachemire con un filo tirato, o una Audi con un’ammaccatura sulla portiera. Certo, questo si fa da anni. Ci sono gli outlet, si fanno sconti, ma finora nessuno aveva mai provato a creare un brand ad hoc per sostenere e vendere una intera linea di prodotti difettati.

Ci riusciranno? Difficile dirlo a priori. Ma la sfida è coraggiosa e merita di essere seguita. Soprattutto perché non si tratta solo di una sfida per Melinda ma di una sfida per il marketing e la sua capacità di creare valore.

Si può costruire un brand attorno a un prodotto dichiaratamente difettato? E’ possibile creare valore al prodotto attraverso questo brand? E può la forza di un brand costruito in questo modo modificare la percezione dei consumatori e convincerli ad acquistare la mela ammaccata?

Ai consumatori l’ardua sentenza. Ma comunque vada, complimenti a Melinda per un esempio di innovazione nel marketing, per il coraggio e per avere allargato i confini del brand.

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=frbgTF-WnzM

Autore Alessandro Santambrogio - Liquid


giovedì 1 dicembre 2011

ARTISTA VENETA ESPONE CON UNA GALLERIA DI NEWYORK. OPENING A FIRENZE DAL 10 AL 17 DICEMBRE.


Sarà entusiasmante e piena di colori la nuova mostra d'arte organizzata da VividArtsNetwork di NewYork a Firenze dal 10 al 17 dicembre presso l'Auditorium Al Duomo della città d'arte eccellenza italiana nel mondo.
Tra i tanti colori spiccheranno certamente quelli di Raffaela Quaiotti, docente ed artista italiana ancora non molto conosciuta al pubblico, ma già molto apprezzata dalle riviste italiane che l'hanno recensita per alcuni anni, dandole l'appellativo di "nuova Modigliani" dell'arte contemporanea italiana. Ricca di colori accostati con sapienza e dolcezza, l'opera che presenterà "La Metafora della Vita" sarà un vetro decorato con tecnica a colori per vetro in una forma ovale, quantomeno insolita e curiosa per un'opera d'arte. VividArtsNetwork ha fortemente voluto l'artista in questa esposizione e iCom seguirà le vicissitudini di questa nuova opera sin dall'apertura della mostra di Firenze il 10 dicembre alle ore 17.


ph: un'opera dell'artista ©2011 by ElleKuService. Tutti i diritti riservati.

Dati registrati dal 15/04/2011