Fino ad oggi, ho trattato, in via
generale, la filosofia del just in time in una sua specifica applicazione
chiamata il Kanban.
Naturalmente, parlando di ciò non potevo non menzionare il sistema produttivo
della Toyota , pietra miliare di questi particolari applicazioni.
Con questo ed altri articoli che
seguiranno cercherò di rappresentare e
di descrivere come la filosofia del Just in time potrebbe essere applicata in
una piccola realtà come ad esempio la produzione di tavoli di legno.
Naturalmente per non essere troppo
lunghi e per una facile comprensione, verranno trattate le fasi salienti della
fabbricazione dei tavoli. Di seguito i processi produttivi più significativi.
- Segagione e
stagionatura naturale
- Stagionatura
accelerata: essiccazione in forno
- Stagionatura
accelerata: essiccazione forzata in autoclave
- Riposo,
rifilatura e taglio
- Spianatura
in macchina automatica
- Incollaggio
in blocchi
- Sagomatura
manuale e rifinitura in macchina a controllo numerico
- Tornitura
- Preparazione
delle sedi per la ferramenta di assemblaggio
- Tipologie
di giunzioni realizzabili con “ferramenta” commerciale
- Assemblaggio
- Il processo
di verniciatura
In una normale
descrizione dei processi che portano alla fabbricazione di tavoli si potrebbero
citare e descrivere le attività caratterizzanti ciascuna fase; se invece oltre
a tutto ciò si vuol applicare la filosofia produttiva del just in time, allora
si deve trattare l’argomento in modo più analitico al fine di c capire fino a
che punto è giusto applicarlo e quali vantaggi potrebbe portare all’azienda.
Per semplificare il
tutto prendiamo in esame una piccola realtà aziendale composta dalla Direzione
(proprietaria dell’azienda), un responsabile, una segretaria e 12 operai,
ciascuno per ogni processo.
L’azienda quindi risulta
avere in totale 15 dipendenti compresa la Direzione.
Bisogna pensare alle
fasi di produzioni suddivise in stazioni produttive; come già scritto in
articoli precedenti, dividiamo l'intero ciclo produttivo in reparti ciascuno
dei quali con un buffer a monte ed un buffer a valle di scorte (semilavorati).
Nel caso del primo reparto della catena esso ha come buffer a monte la materia
prima ossia i tronchi degli alberi; nel caso dell'ultimo reparto esso ha a valle il prodotto finito ossia i tavoli di
legno.
Immaginiamo quindi la
nostra azienda di produzione di tavoli di legno come una catena produttiva con
12 stazioni quante sono le fasi del processo di produzione dei tavoli.
Iniziamo naturalmente a
parlare del primo step cioè della segagione e stagionatura naturale.
Le due fasi, in una
normale gestione aziendale dovrebbero essere separate ma nel nostro caso, il
processo di stagionatura diventa il buffer a valle della stazione di segagione,
e il buffer a monte del la stazione di Riposo, rifilatura e taglio.
Prima di addentrarci
nella descrizione dei vari processi, delle loro interazioni e di tutto ciò che
riguarda la catena di produzione voglio precisare alcune cose.
Sarebbe impensabile
poter applicare il sistema del Just in time con la sua applicazione kanban in
un'azienda di fabbricazione di tavoli senza avere un valido e concreto sistema
di gestione per la qualità.
Affermo ciò in quanto
per mettere a punto un tale sistema produttivo, ognuno all'interno dell'aziende
deve ben sapere cosa deve fare; più semplicemente deve essere chiaro ed
evidente il "chi fa cosa".
Dunque in una
situazione del genere l'azienda è dotata
di un manuale qualità che descrive a grandi linee tutti processi aziendali, siano
essi processi produttivi o gestionali. Inoltre l'aziende deve essersi dotata di
procedure ed istruzioni operative che descrivano dettagliatamente le modalità
per eseguire tutte le attività, le responsabilità, i ruoli e tutte le
interazioni possibili tra persone, ruoli e processi.
Senza avere un sistema
qualità eccellente non sarebbe possibile pensare di adattare la filosofia del
just in time in una piccola azienda di produzione di tavoli.
La condizione
necessaria ma non sufficiente per implementare un SGQ (sistema di gestione
qualità) è innanzitutto il coinvolgimento di tutto il personale, ognuno nel
proprio piccolo deve crederci e deve cercare di portare alla luce gli aspetti
da migliorare riguardanti le attività di sua competenze. bisogna procedere
verso il miglioramento continuo a piccoli passi.
La figura delegata a
infondere in azienda la cultura della qualità, intesa come sistema di gestione
efficace ed efficiente, è la Direzione aziendale, che ha il compito, oltre che
di stabilire la Politica per la Qualità, di coinvolgere l'intero personale nel
processo di miglioramento continuo.
Con queste ultime
affermazioni ho voluto mettere un punto fermo ad requisito fondamentale ed
indispensabile per poter procedere nell'analisi dell'applicazione del just in
time.
Senza un SGQ
implementato non sarebbe possibile nemmeno immaginare di portare avanti un
simile progetto.
Negli articoli che
seguiranno mi addentrerò alla descrizione dei processi di fabbricazione dei
tavoli e di come il just in time attraverso il kanban potrebbe migliorare la
loro efficienza.
Ing. Ivan Di Natale