mercoledì 21 dicembre 2011

La crisi all'italiana


C'è crisi, ovunque, in qualsiasi programma televisivo,  in qualunque giornale non si parla altro che di crisi.
E' vero i dati Istat lo confermano, siamo quasi in recessione, e quindi? Cosa fare? Quali misure anti-crisi adottare?
L'intero mondo occidentale, oggi, si trova a vivere un momento molto negativo.
Dal punto di vista economico, da qualche anno, le grandi potenze mondiali soffrono la concorrenza delle nuove economie orientali, ma di ciò parleremo negli articoli seguenti.
A farne le spese di tutto ciò sono sempre i soliti, il ceto medio della popolazione e naturalmente le fasce meno abbienti o totalmente povere.
Ma con questo articolo Voglio focalizzarmi soprattutto alla crisi italiana o meglio ancora alla crisi all'italiana.
In Italia abbiamo un debito pubblico altissimo, che ci deriva dal oltre settanta anni di mala gestione della Cosa Pubblica.
Abbiamo la classe dirigente più vecchia d'Europa.... Ci sono parlamentari che sono lì dal 1946 anno in cui è stata costituita la Repubblica Italiana! (Gli stipendi e tutti i loro benefit sono pagati dal popolo attraverso le famigerate tasse).
Spese pubbliche a non finire, politici super pagati, dirigenti statali che percepiscono compensi milionari, basti pensare alla buona uscita di Guarguaglini da Finmeccanica : 5,6 milioni di Euro!!! E come se non bastasse la moglie del super amministratore delegato aveva lo stesso ruolo nella Selex altro colosso Statale e società partecipata da Finmeccanica.
 L'intento era di arrivare a questo concetto: il Governo per ridurre il debito pubblico  tassa e continua a tassare il ceto medio, non pensa nemmeno di ridurre il numero di dirigenti statali o quanto meno ridurre i loro enormi compensi!
Non si accorgono che così facendo stanno togliendo solamente respiro agli italiani.
Il popolo non ha più soldi da spendere, l'imprenditore ha la pressione fiscale più alta d'Europa ma con l'efficienza dei servizi pubblici pari a zero.
Tolgono i soldi alle imprese che non possono pagare più i propri dipendenti, mentre politici e super dirigenti statali si abbuffano!
E sì! perchè il punto è proprio questo lo Stato Italiano è troppo forte, possiede troppo.
Ha partecipazioni in società in tutti i settori: Trasporti, spaziale, sanità, televisioni, Radio e chi più ne ha più ne metta!
E guarda caso quasi tutte le società a partecipazione statale con almeno il 30% di proprietà del Ministero del Tesoro presentano sempre bilanci in perdita; basti pensare al caso Alitalia....
per non parlare poi dei beni immobili di proprietà dello Stato: caserme dismesse, capannoni abbandonati, edifici costruiti e mai utilizzati... e continuano però a tassare la popolazione  come se le tasse fossero la panacea di tutti i mali.
E' possibile che nessuno riesce a capire che bisogna ridurre le proprietà dello Stato, siano essi beni Mobili o Immobili.
Sfioro solamente l'argomento dell'evasione fiscale, in Italia l'ammontare evaso è altissimo, ogni tanto fanno delle stime, ma l'importo esatto non è conosciuto.
Il governo sprona la guerra tra poveri, si i contribuenti medi che pagano sempre il conto a fine anno ma nulla fa contro i grandi evasori.. e tutti sappiamo chi sono e dove si trovano, bisognerebbe solo mandare gli esattori a riscuotere.
Se in Italia, nei prossimi anni non ci saranno politiche concrete atte a smaltire i beni statali, a ridurre l'evasione ma quella caratterizzata da grandi importi ed a rendere più efficienti i servizi pubblici, se tutto ciò non avverrà non ci libereremo mai dello spettro della crisi con il peso incombente del nostro debito pubblico.

Autore: Ing. Ivan Di Natale

Nessun commento:

Posta un commento

Dati registrati dal 15/04/2011